Focus


Raccontare la cucina attraverso il cinema

 

Come già anticipato, quest'anno il nostro tema è "Forme dell'Abitare", una riflessione sugli spazi abitativi, sul loro ruolo, sulla loro evoluzione futura, ma anche sul rapporto che c'è tra ambiente, città e relazioni.

Per l'occasione abbiamo chiesto ad Andrea Mazzilli e Selene Polliano di raccontarci il progetto INTERNO CUCINA, una mostra digitale che prende forma su Instagram ed esplora l'argomento soffermandosi in particolare su uno spazio della casa: la cucina e la sua versatilità.

Il progetto, curato dai due designer, prevede una ricerca dedicata proprio alla versatilità, ovvero una riflessione sull’ambiente cucina declinata attraverso una serie di post sul profilo Instagram, “allestito” e curato dagli stessi autori.
INTERNO CUCINA racconta questo spazio con una nuova consapevolezza, nata durante il periodo del lockdown italiano, in cui cinema e social network sono state due parole chiave. L’attenzione è posta sui 97 giorni di isolamento trascorsi all’interno delle proprie abitazioni riscoprendo l’utilizzo di questi due strumenti: se i film raccontano spazi e situazioni vivibili in prima persona, i social, invece, ci danno la possibilità di osservare la vita in tempo reale.
 

Ci raccontate in breve di voi e del progetto?

Internocucina è un progetto di Tesi Magistrale in Design del Prodotto e dell’Evento presso l’Università di Genova (Dipartimento di Architettura e Design), nata come una mostra digitale su Instagram. La riflessione parte dal fatto che abbiamo dovuto abitare intensamente le nostre case per 97 giorni e ci siamo accorti che il luogo più frequentato era la cucina. Il progetto raccoglie 97 spezzoni tratti da pellicole italiane dal 2000 al 2020 con lo scopo di raccontare la centralità della cucina in casa attraverso la settima arte.


Com’è nata l’idea di collegare la cucina al cinema?

A livello di exhibit design, abbiamo scelto di ricorrere al linguaggio cinematografico, perché avevamo bisogno di una rappresentazione condivisa della realtà e dell'immedesimazione da parte del pubblico.


In che modo vengono selezionati i film?

Abbiamo analizzato oltre 500 titoli, selezionato le scene principali e infine le abbiamo suddivise in cinque categorie che rappresentano la dinamicità di questo ambiente, ecco quindi che questo spazio può essere così percepito come luogo di unione, convivialità, multifunzionalità, condivisione o separazione.


Qual è l’obiettivo del progetto?

Trovare in questo momento difficile per il settore design e architettura un modo interessante e al passo con i tempi che vede sempre più l'utilizzo di questa piattaforma come strumento chiave nella divulgazione della cultura.

Lo studio è stato fatto soprattutto a livello antropologico e psicologico per cui abbiamo lasciato da parte l’interior design cercando di far vedere allo spettatore come è cambiato il modo di vivere questo spazio negli anni e mostrando come sia diventato lo specchio dei mutamenti economici e sociali.
 



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