Figura mostruosa per antonomasia della classicità, nella mitologia greca la chimera è una bestia derivata da un incrocio, un quadrupede con le sembianze anteriori di un leone e quelle posteriori di un drago, con l’innesto di una testa caprina sul tronco centrale. Associato all’idea generica di una combinazione tra parti originariamente incongruenti, il termine chimera definisce – anche in accezione biologica e zoologica – una crasi tra unità che origina una nuova identità, prestandosi a descrivere in modo pressoché perfetto l’ispirazione decorativa alla base della collezione ceramica omonima disegnata da Elena Salmistraro.
Originata da quattro temi grafici – con i nomi di Empatia, Radici, Ritmo e Colore – questa famiglia di grandi lastre è distinta da una marcata estroversione visiva, con soggetti che miscelano diversi codici di tratto e di colore a ritagli derivati dall’aspetto superficiale di pietre, tessuti e pellami. In questo carosello espressivo, sempre seguendo la suggestione data dall’immagine guida della chimera, l’autrice orchestra intriganti innesti di figure, che sono amplificati dall’uso di un’innovativa tecnica di lavorazione della superficie ceramica. Oltre ad ottenere una vivacità cromatica del tutto inconsueta, si realizzano decori in solco o rilievo che generano sensazioni tattili di straordinario effetto, simili a minuti ricami che si estendono sulle lastre con esiti mai espressi in precedenza da un prodotto a marchio CEDIT.
Empatia sollecita le emozioni con disegni che interpretano, attraverso il filtro di un’astrazione del tutto personale, il trucco di scena del clown, reso dalla sovrapposizione di geometrie e immagini. Radici è una dichiarazione tribale, un tributo alla figura del costume rituale primitivo, suggerito dall’interferenza di una sequenza di triangoli e rettangoli con un apparato di ritagli figurativi. Ritmo ha una suggestione di tipo tessile, evocando le ritmiche alternanze dell’intreccio di materia filata attraverso un disegno a prevalente sviluppo lineare. Con Colore il disturbo di un fondo a piccole macchie isolate generato da un programma digitale parametrico è accostato alla densa presenza di sagome ripetute.
La gamma della collezione è completata da una serie di lastre prive dei tratti ornati: dalle molteplici combinazioni possibili di tutti questi elementi nasce una proposta di rivestimento ceramico straordinariamente originale, che unisce la personalità dell’illustrazione alla sollecitazione sensoriale; firmando Chimera Elena Salmistraro coniuga il rigore all’estro, definendo una grammatica grafica dall’intensa carica simbolica.