La crisi dell’industria editoriale ha impresso ricadute su tutto il comparto. Conseguenza evidente è la chiusura delle edicole in città, un fenomeno che ispira nuovi approcci per un servizio di vicinato molto prezioso, soprattutto in questo momento storico.
Negli ultimi anni la progressiva crisi dell’industria editoriale ha impresso una serie di ricadute su tutto il comparto economico, di cui un fenomeno evidente in Italia è la chiusura di quasi quattro edicole al giorno. Molti giornalai sono costretti a chiudere i battenti, altri resistono tra tante difficoltà, altri ancora ripensano la propria attività integrandola con prodotti non tradizionali o trasformandola in hub di servizi a supporto della cittadinanza, della cultura e del turismo. Si tratta spesso di iniziative in linea con un tema caldo come quello della “città dei 15 minuti”.
Molti i casi virtuosi dove amministrazioni comunali, associazioni, enti privati hanno messo o stanno mettendo in atto esperienze di rinnovamento del luogo e del ruolo delle edicole come presidio di democrazia, hub per servizi essenziali e culturali, centro di aggregazione.
Lulu Dans Ma Rue, Parigi
A Parigi, dal 2015, esiste Lulu Dans Ma Rue, rete di edicole (chioschi) tradizionali distribuite in diverse zone della città e gestite dai concierges di quartiere. Queste figure coordinano la rete dei “Lulus”, ovvero prestatori di servizi occasionali di ogni genere, dalle pulizie ai lavori casalinghi, dai trasporti al giardinaggio, disponibili a livello di quartiere. Il lavoro dei Lulus è assicurato grazie alla partnership con AXA, mentre i pagamenti sono gestiti dall’edicolante/concierge di riferimento.
Edicola Quisco, Milano
A Milano, molte sono le esperienze e i progetti già testati. Dal 2018 Edicola Quisco è un servizio di edicola mobile su un’Ape Car, che si muove liberamente per la città, facendo base al chiosco di via Plinio. L’edicola mobile non paga tasse né utenze, può fermarsi dove ritiene più opportuno, può presidiare la zona in poche ore senza dover aspettare i clienti tutto il giorno. Quotidiana è invece una rete di edicole totalmente rinnovate del Gruppo MilanoCard, che si pone come un mix tra l’edicola e la drogheria di una volta. Oltre alla vendita di quotidiani e prodotti editoriali, le edicole Quotidiana commercializzano prodotti e servizi di prima necessità sia del settore alimentare che non, e puntano a diventare un punto di riferimento per il quartiere e per i servizi di vicinato.
Quotidiana, Milano © Scalco
Quotidiana, Milano © Scalco
A Perugia, l’Edicola 518 è un progetto di editoria indipendente iniziato nel 2016 che trova casa in una edicola di inizio Novecento. Non lavora con la grande distribuzione ma promuove, anche attraverso incontri pubblici di presentazione, magazine indipendenti soprattutto internazionali, libri d’artista, fanzine, autoproduzioni e libri d’arte. Dallo stesso anno e sulla stessa scia di rinnovo culturale, l’Edicola Radetzky in Darsena a Milano è un tradizionale chiosco di inizio Novecento, concepito come un micro-museo d’arte contemporanea aperto 24 ore su 24.
Edicola 518, Perugia © Leonardo Pellegrino
Edicola Radetzky, Milano - Blowindow by Marco Siciliano, 2020
In ambito schiettamente progettuale, nel 2020, in Piazza della Resistenza Partigiana, è stata inaugurata la prima edicola sostenibile di Milano realizzata da Rubner Haus, azienda leader nella costruzione di case e strutture in legno, e progettata dallo studio Abc – architetti Barban Cappellari di Vicenza. L’edicola si presenta come una “capanna” in legno modulare, le cui mura si aprono di giorno e si chiudono di sera, in una forma solida e compatta.
Edicola Sostenibile by Rubner Haus, Milano
Sempre nel 2020, Nemo Monti ha presentato L’Edicola del Futuro, realizzato in collaborazione con Corriere della Sera. Il progetto, attraverso un contest tra 7 importanti studi internazionali di design (Edge Design Studio – Gary Chang; El Equipo Mazzanti; Embt – Benedetta Tagliabue; Fabio Novembre Studio; Gambardella Architetti; Lina Ghotmeh Architecture; Matali Crasset), mira a suggerire alla filiera editoriale e al sistema di distribuzione dei luoghi nuovi attraverso cui sviluppare un dialogo con il pubblico, restituendo nuova centralità alle edicole.
L'Edicola del Futuro - Arcade by Fabio Novembre Studio, 2020
Dall’analisi di queste e altre buone pratiche, nell’ambito della Scuola per la Sostenibilità e il Benessere delle Città 2020 organizzata dall'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), è nato il progetto Sotto Casa, studio delle condizioni di possibilità per un nuovo modello di edicola nella città di Venezia. Prendendo infatti il caso specifico delle città d’arte italiane, di cui Venezia è l’emblema, nelle edicole la vendita dei giornali è sempre più fagocitata dalla presenza di souvenir e articoli per turisti che di fatto hanno snaturato completamente la loro originaria funzione culturale.
Esito finale del progetto Sotto Casa, lunedi 1 marzo avrà luogo una tavola rotonda digitale tra professionisti di settore, per approfondire gli spunti e le opportunità che il tema può offrire, in un’ottica di riprogettazione sostenibile e di riqualificazione del sistema edicole a Venezia. Parteciperanno alla discussione: parteciperanno alla tavola rotonda: Francesca Orlandini (responsabile comunicazione di Quotidiana), Franco Schenkel (Municipalità di Venezia, Murano, Burano), Alvise Ballarin (Edicolante e membro SiNaGi Venezia), Enrico Vettore (Confartigianato), Roberto Paladini (CNA Venezia), Paolo Cagnan (La Nuova di Venezia e Mestre), Roberto Pappetti (Il Gazzettino).
Per partecipare all’incontro, è necessario richiedere l’accredito all’indirizzo email sottocasavenezia@gmail.com dopodichè sarà possibile connettersi alla piattaforma Zoom al seguente link.
La Scuola di Milano sul Benessere e la Sostenibilità delle Città 2020 è organizzata da ASviS, in collaborazione con Milano2046 – Laboratorio promosso dal Comune di Milano e con la partecipazione delle 8 Università del territorio milanese (Università degli Studi Milano Bicocca, Università Bocconi, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università Humanitas, Università IULM, Università degli Studi di Milano, Politecnico di Milano, Università Vita e Salute San Raffaele), della Fondazione Eni Enrico Mattei e con il contributo di Edison.
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