NABA al Fuorisalone.it

NABA, Nuova Accademia di Belle Arti presenta una selezione dei migliori progetti realizzati dagli studenti dell’ Area Design

Cosa significa studiare design oggi?

Difficile dare delle risposte esaustive ed universali a questa domanda senza essere banali e dare una visione superficiale.

Potremmo inizialmente dire che il fine ultimo dello studio del design è quello di imparare a “pensare”, ad acquisire un “metodo” ed a cercare di capire ed affrontare la complessità del nostro mondo. Forse “complessità” è la parola più interessante quando parliamo di design, imparare a gestirla è una bella sfida.

Attraverso lo studio sul progetto possiamo provare ad aprire nuovi mondi, ragionare su concetti articolati e formulare scenari per il nostro futuro. Il progetto poi ci fornisce la capacità di adattarsi ai cambiamenti, prevenirli e saperli affrontare in modo positivo.

Oggi è giusto parlare di “design sociale” perché si tratta di un design umanistico che rimette l'uomo al centro di tutto, i suoi desideri, le sue ambizioni, le sue paure, i suoi taboo e perché li riconnette con la società in uno scambio binario.

Pensiamo che i processi siano più importanti dei risultati, ma gli esiti sono momenti altrettanto necessari per sondare la forza delle proprie intuizioni e confrontarla con la risposta dell'esterno.

Per questo NABA presenta una selezione a cura di Claudio Larcher, Design Area Leader dell'Accademia, dei migliori progetti realizzati dagli studenti all’interno dei corsi di Design.

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FABER

FABER è un manifesto del legame tra artigianato e design, un semplice set di utensili (martello e cacciavite) pensato per portare nelle case un racconto, oltre che ad un semplice oggetto. In questo progetto lo studente ha attribuito al martello il significato globale del “fatto a mano”, come a sua volta aveva fatto il collettivo Global Tools. Le forme sono l’ulteriore semplificazione delle già elementari forme di un classico martello, cosi come anche i materiali, solo legno e acciaio.

FABER è un progetto di tesi dello studente Luca Magistrali realizzato con la supervisione di Dante Donegani, NABA Design Advisor.

LILY MIX AND MATCH COLLECTION

 

Nida Cin e Gulcan Selcuk, studenti del Biennio specialistico in Product Design di NABA, hanno realizzato LILY, un progetto di design per il bagno che comprende lavello, rubinetto e base, che si ispira a piastrelle, motivi, colori e forme vintage. Il concetto di Lily offre totale personalizzazione. I lavelli e le basi hanno diverse trame di colore e dimensioni, con due opzioni a pavimento e a parete.
Il progetto è stato realizzato con la supervisione del docente Terri Pecora.

 

 

SEI UNO

Una forma di “design for all” che mira all’autonomia e conseguentemente all’inclusione, perché superare le difficoltà manuali possa servire anche ad accorciare le distanze sociali. SEI UNO, progetto di tesi dello studente del Triennio in Design di NABA Andrea Cappelli, è una collezione di quattro oggetti scomponibili e personalizzabili che aiutano i bambini affetti da autismo, o con disabilità manuali, a migliorare la manualità fine, imparando ad eseguire in autonomia semplici gesti della vita quotidiana. La collezione è composta da 61 elementi stampati in 3D che, debitamente assemblati, formano quattro oggetti scomponibili: Babila, Cipo, Tilda e Lollo. Ogni prodotto è smontabile e componibile in base alle esigenze del bambino che potrà scegliere dimensione, forma, colore e materiale preferiti.
Il progetto è stato realizzato con la supervisione di Claudio Larcher, NABA Design Area Leader.

DOTS

DOTS parte dall’idea di reinterpretare la pavimentazione a bolli BS Classic, progettata da Franco Albini e Franca Helg nel ‘62 per la metropolitana milanese. Un materiale 100% made in Italy, storico, iconico, dall’altissimo valore grafico e progettuale da cui nasce una collezione di complementi d’arredo composta da tre tavolini, tre contenitori ed una consolle. La gomma è stata manipolata gradualmente nei diversi complementi, andando avanti per stadi intermedi d’impiego: a partire da una superficie, poi libero ed infine flesso per creare una serie di volumi.

DOTS offre una diversa prospettiva su questo materiale, valorizzandone e nobilitandone le qualità preesistenti attraverso composizioni cromatiche e formali inedite, che aprono ulteriori vie alla sperimentazione.

DOTS è un progetto di tesi a cura degli studenti del Triennio in Design Chiara Torterolo e Luca Vernieri realizzato con la supervisione Claudio Larcher.

 
Indirizzo e contatti

Milano, Via C. Darwin, 20